Giovanni Gasparro

Biografia

Giovanni Gasparro è nato nel 1983 a Bari. Vive e lavora nella provincia della stessa città, ad Adelfia. Diplomato in Beni Culturali e della Conservazione al Liceo Artistico “Giuseppe De Nittis” del capoluogo pugliese, nel 2002, prosegue gli studi di pittura con il professore Giuseppe Modica presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, diplomandosi con lode, con una tesi in storia del’arte sul soggiorno romano di Van Dyck.

Ha vinto nel 1997 il premio Bona Sforza, regina di Polonia e duchessa di Bari, per un’opera grafica. Nel 2006, il suo dipinto Ultima cena è esposto nella scenografia del film Saturno contro del regista Ferzan Ozpetek.

Tra le mostre di rilievo, oltre la prima personale assoluta alla Galerie 91 di Parigi, si annovera Olio su tavola. Fisionomie dell’arte culinaria nella pittura dal XVII al XXI secolo, del 2008, presso l’Ex ospizio dei Pellegrini all’Abbadia di Fiastra(Macerata), in cui, unico pittore rappresentante il XXI secolo, ha chiuso un percorso espositivo che procedeva da Bernardo Strozzi, lo Spadarino e l’Empoli, sino a Morbelli, Guttuso, Cagnaccio di San Pietro, Casorati e De Pisis. 

Nel 2009 ha esposto nella sede romana della Galleria Russo, per la sua prima mostra personale italiana, curata dallo storico e critico d’arte Paolo Serafini (Catalogo De Luca Editori), fra i massimi esperti della pittura veneta del XIX sec. Dello stesso anno è la selezione per la grande mostra antologica sulla figurazione contemporanea Contemplazioni, curata da Alberto Agazzani per il Castel Sismondo di Rimini.

Diverse anche le partecipazioni a fiere d’arte contemporanea internazionali come Artefiera a Bologna o ArtParis al Grand Palais di Parigi, ArtVeronaArte Padova e numerose mostre collettive.

Del 2010 è l’esposizione del dipinto Pranzo in Betania alla Biennale Internazionale d’Antiquariato di Roma a Palazzo Venezia, accanto ad opere di Boccioni, Paladino, Picasso, De Chirico, Lorenzo Lotto, Canaletto, Canova, Brueghel, Murillo e numerosi grandi autori dall’antichità al panorama contemporaneo.

Diversi anche i passaggi radiofonici e sulle televisioni nazionali ed estere. Importante anche lo spazio dedicatogli dalla rivista francese AZART nel 2009, con un lungo articolo del direttore Gérard Gamand.

Per la 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Gasparro è stato invitato da Vittorio Sgarbi, curatore del Padiglione Italia, a rappresentare con altri artisti il Padiglione della Regione Lazio, esponendo il dipinto Deus absconditus nella sede romana di Palazzo Venezia (catalogo SKIRA).

Nel 2012 realizza l’opera Anomalia con il cappello di Largillière per la Costa Fascinosa, la più grande nave da crociera d’Europa, nella flotta di Costa Crociere, ed espone Insaziabilità. Dimenticando Witkiewicz, presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna ed il Museo Nazionale della Fotografia Alinari di Firenze, per il IV° Premio Fabbri per l’Arte, curato da Alberto Agazzani (Catalogo SKIRA). L’opera e attualmente nella collezione permanente del Museo Fabbri di Bologna.

L’Arcidiocesi de L’Aquila (con contributo finanziario elargito della Fondazione Roma), a seguito del devastante sisma del 2009, gli ha commissionato la realizzazione dell’intero ciclo pittorico per la decorazione della Basilica di San Giuseppe artigiano (Ex. San Biagio d’Amiternum, XIII sec.). Le pale d’altare per le ancone marmoree settecentesche della cappella absidale di San Giuseppe artigiano, sono state mostrare in anteprima come evento associato alla XIV Settimana della Cultura del MiBACT (Ministero per i Beni e le Attivita Culturali e del Turismo) a L’Aquila, nella Cattedrale dei Santi Giorgio e Massimo d’Aveia, con una presentazione iconografica dell’Arcivescovo Metropolita S.E. Mons. Giuseppe Molinari, il Direttore

Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici d’Abruzzo Fabrizio Magani, e Vittorio Sgarbi. Tra le ultime esposizioni si segnala Dipingere il Mistero. L’arte della Fede oggi sulla pittura sacra contemporanea, mostra ufficiale per l’Anno della Fede indetto da S.S. Papa Benedetto XVI, curata da don Alessio Geretti del Comitato di San Floriano di Illegio, nelle sedi di Udine e Tolmezzo. 

Con l’opera Casti connubii ispirata all’omonima enciclica, sulla famiglia e contro l’aborto, di S.S. Papa Pio XI del 1930, vince il 2013 Bioethics Art Competition della Cattedra in Bioetica e Diritti Umani, dell’UNESCO. Il dipinto e stato esposto ad Hong Kong per il Third International Bioethics, Multiculturalism and Religion Workshop and Conference prima di far tappa a Città del Messico e Houston.

Il dipinto Quum memoranda ritraente il Servo di Dio S.S. Papa Pio VII Chiaramonti condotto in esilio dalle truppe napoleoniche, e risultato vincitore del Premio Pio Alferano 2014 (direttore artistico Vittorio Sgarbi) e del primo Premio Eccellenti Pittori - Brazzale nel 2015.

Nell’ambito delle Celebrazioni Internazionali per il IV Centenario della nascita di Mattia Preti, espone presso la Galleria Nazionale di Palazzo Arnone a Cosenza nella mostra Giovanni Gasparro versus Mattia Preti, a cura di Fabio De Chirico (Catalogo Rubbettino con saggi di Mons. Daniel Estivill, Angelo Loda, Alexander Debono e Simona Tosini Pizzetti).

Del 2016 la mostra-convegno itinerante Vicario di Cristo tra Fede e storia, a cura di Carlo Manetti e Cristina Siccardi, presso la Sala dei Papi della Real Basilica di Superga a Torino. Dello stesso anno l'esposizione personale presso il Casino dell'Aurora di Palazzo Pallavicini-Rospigliosi a Roma, sotto il celebre affresco dell'Aurora di Guido Reni, tra le opere di Annibale Carracci, Luca Giordano, Cavalier d'Arpino e Carlo Saraceni. Ancor più recente la mostra Sensus Fidei presso la Pinacoteca Civica P. Tacchi Venturi di San Severino Marche (Macerata) in cui la Sacra Famiglia di Gasparro è stata posta a diretto confronto con la Madonna della Pace del Pinturicchio. Altri dipinti sono stati affiancati alle opere del museo, in un percorso che si snodava fra i polittici di Vittorio Crivelli e Nicolò di Liberatore detto l'Alunno,  gli affreschi dei fratelli Salimbeni, i dipinti di Paolo Veneziano e Bernardino di Mariotto, sino al San Bartolomeo del Cerano.

Molte delle mostre a cui ha partecipato hanno goduto dei patrocini della Presidenza della Repubblica Italiana, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e di numerosi Ministeri, nonché delle istituzioni regionali, provinciali e comunali.

Numerose opere di Gasparro sono confluite in importanti collezioni pubbliche e private europee e statunitensi e sono riprodotte in copertina su pubblicazioni di teologia, musica “classica” e letteratura.