Anton Zoran Music

Biografia

Nasce a Gorizia nel 1909 e si forma all’Accademia di Belle Arti di Zagabria, quindi si trasferisce per oltre un anno a Madrid.
Tra il 1935 e il 1940 soggiorna in Dalmazia, quindi a Venezia dove è arrestato nel 1944 dalla Gestapo e internato nel campo di concentramento di Dachau (prigioniero numero 128231): i disegni realizzati in condizioni disperate durante la prigionia, a rischio della vita, furono la sua maniera di sopravvivere all’orrore quotidiano.
Nel dopoguerra, reduce dal lager, ritorna a Venezia dove riprese l'attività artistica dedicandosi a una pittura di memoria, mediata però da elementi di esemplificazione e riduzione che lo portano a esiti di astrattismo lirico. Sono di questi anni le serie di acquerelli dedicati alle Zattere, al Canale della Giudecca, al Canal Grande e a Rialto, contemporaneamente ai quali riprende alcuni temi già affrontati prima della deportazione: le distese carsiche della Dalmazia, con i cavalli, i muretti a secco, gli asinelli.
Nel 1948 espone alla Biennale di Venezia e le sue opere entrano a far parte delle collezioni più importanti.
Nel 1950 è nuovamente presente alla Biennale veneziana e l’anno successivo vince il Prix de Paris e sceglie Parigi come seconda dimora. Parallelamente all’attività pittorica si dedica con successo all’incisione realizzando numerose acqueforti.
Partecipa nel 1955 alla Quadriennale romana, nel 1956 e nel 1960 vince il Gran Premio per l’arte grafica alla Biennale di Venezia. Al 1970 data l’esposizione Noi non siamo gli ultimi, ispirata dall’esperienza di Dachau, che sarà itinerante in molte città d’Europa. Nel 1972 la prima retrospettiva antologica di un pittore vivente gli è dedicata al Museo d’Arte Moderna della città di Parigi. Nel 1981 è nominato Commandeur des Arts et Lettres a Parigi.
Alla fine degli anni ottanta si dedica alle nuove serie dedicate agli Autoritratti e agli Atelier. Nel 1988 è insignito della Legion d'Honneur. Nel 1995 è allestita l’importante retrospettiva a Parigi alle Gallerie Nazionali del Grand Palais, comprendente oltre duecento opere.
Muore a Venezia nel 2005.