Mario Schifano

Mario Schifano

Homs, Libia
20 settembre 1934


Roma
26 gennaio 1998

Biografia

Nasce a Homs, Libia, nel 1934. Ritenuto da molti l'esponente di spicco della pop art italiana, è stato considerato l'erede di Andy Warhol.
Moltissimi dei suoi lavori, i cosiddetti "monocromi", presentano solamente uno o due colori, applicati su carta da imballaggio incollata su tela; l’influenza di Jasper Johns si manifestava nell’impiego di numeri o lettere isolate dell’alfabeto, ma nel modo di dipingere di Schifano possono essere rintracciate analogie con il lavoro di Robert Rauschenberg. In un quadro del 1960 si legge la parola "no" dipinta con sgocciolature di colore in grandi lettere maiuscole, come in un graffito murale.
Ancora oggi le opere realizzate negli anni sessanta restano di incredibile attualità. Tra le più importanti, vanno ricordate le serie dedicate ai marchi pubblicitari (Coca-Cola ed Esso in primis), alle biciclette, ai fiori (omaggi a Andy Warhol) e alla natura in genere (tra le serie più famose troviamo i Paesaggi anemici, le Vedute interrotte, L'albero della vita, Estinti e i Campi di grano.
Appassionato studioso di nuove tecniche pittoriche, fu tra i primi ad usare il computer per creare opere, e riuscì ad elaborare immagini dal computer e riportarle su tele emulsionate.
Tra i primi a sperimentare innesti tra pittura e altre forme d’arte come musica, cinema, video, fotografia, l’ultimo periodo di produzione di Schifano è particolarmente segnato dai media e dalla multimedialità, interrotto soltanto da alcuni cicli più prettamente “pittorici”, in una fase di piena coscienza del proprio ruolo di artista-uomo del suo tempo.
Vicino alla cultura pop e all'ambiente musicale beat, sulla falsariga di Andy Warhol che aveva scoperto e prodotto i Velvet Underground, collaborò con un complesso, Le Stelle di Mario Schifano, che incise un album alla fine del 1967, con una copertina disegnata da lui stesso; inoltre disegnò copertine per altri gruppi italiani, come l'Equipe 84.
Nel 1971 realizza un film documentario dal titolo Umano non umano, al quale partecipano diverse figure di spicco tra cui Adriano Aprà, Carmelo Bene, Mick Jagger, Alberto Moravia, Sandro Penna, Rada Rassimov, Keith Richards.
Appassionato di ciclismo, ha disegnato per due volte la maglia rosa.
Muore nel 1998 a Roma, dopo una vita di eccessi e sregolatezze.